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Resumption of the paycheck protection program and foreign owned companies

Venerdì 24 aprile 2020 Jovita Carranza, Direttore del U.S. Small Business Administration (SBA), e Steven T. Mnuchin, Segretario al Dipartimento del Tesoro americano, hanno emesso un comunicato riguardo alla ripresa del Paycheck Protection Program (PPP). Il PPP è un programma previsto dal Coronavirus Aid, Relief, and Economic Security Act (CARES Act), che è stato creato al fine di elargire un supporto finanziario ai datori di lavoro americani che sono stati costretti a sospendere o ridurre la propria attività in conseguenza alla pandemia di Coronavirus.

Molto sinteticamente, coloro che intendono richiedere un prestito ai sensi del PPP possono inviare una domanda attraverso le istituzioni finanziarie approvate dalla SBA che includono quasi tutte le principali banche americane. Come indicato nel precedente comunicato ufficiale del 17 aprile, i finanziamenti approvati dalla banche sono stati 1.661.367 per un ammontare totale pari a oltre 342 miliardi di dollari. Il programma ha avuto molto successo, infatti i fondi disponibili si sono esauriti in pochi giorni. Il 24 aprile sono stati destinati ulteriori fondi per una seconda fase del programma pari a 380 miliardi. Conseguentemente, la SBA ha comunicato che, a partire da lunedì 27 aprile alle ore 10.30 EDT, potrà ricevere nuove domande di finanziamento.

Anche le società americane di proprietà di soggetti stranieri hanno cercato di inoltrare le domande. La normativa applicabile, infatti, non esclude che anche tali società possano godere dei supporti finanziari stabiliti dal programma. Ciò è stato confermato anche dalle modifiche apportate dalla SBA alla domanda di partecipazione che inizialmente richiedeva alcuni requisiti in merito alla cittadinanza americana e alla residenza permanente. Nonostante ciò, a quanto pare, alcune banche non hanno inizialmente recepito la modifica e non hanno consentito de facto alle società di cui trattasi, sebbene aventi diritto, di inviare la domanda. In altri casi, le banche hanno richiesto ulteriori informazioni, che hanno generato ritardi e l’impossibilità di completare la procedura. Si spera pertanto che nella seconda fase le società americane di proprietà di soggetti stranieri abbiano una concreta opportunità di inoltrare le domande.

Il ruolo di responsabilità a cui le banche sono chiamate in questo momento straordinario ci riporta ai tempi del celebre banchiere Amedeo Giannini, definito recentemente in un articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore come “il banchiere di tutti”. Il fato ha voluto che fosse proprio lo stesso banchiere, figlio di un immigrato italiano, a fondare in California la Bank of Italy divenuta poi l’attuale Bank of America. Il suo obiettivo è sempre stato quello di finanziare qualsiasi attività d’impresa, dedicando particolare attenzione alle imprese di soggetti provenienti da Paesi stranieri che volevano vivere e lavorare negli Stati Uniti. Il suo esempio indica certamente la strada per la realizzazione di un sistema economico inclusivo e dinamico a cui si dovrebbe puntare.

Non concedere la possibilità a società americane di proprietà di soggetti stranieri di accedere ai fondi di cui trattasi, le quali invece ne avrebbero diritto, potrebbe non favorire gli interessi americani. Gli istituti finanziari rivestono oggi, come ai tempi di Amedeo Giannini, un ruolo determinante per guidare il Paese verso un futuro migliore. Le società americane di proprietà di soggetti stranieri chiedono solo di poter dare il loro contributo per realizzare quel futuro.

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Per ulteriori informazioni

Hanz Giovanni Chiappetta hchiappetta@lawtelier.it

Robert Ian Goodman rigoodman@lawtelier.com